F1, l’errore è sotto gli occhi di tutti: può costare caro in futuro, i fan intanto sono in subbuglio

Il GP di Imola ha fatto registrare la bellezza di 242 mila presenze nel corso del week-end. La F1, tuttavia, sembra sempre più intenzionata a spostarsi verso mercati lontani dall’Europa e privi di storia.

Mentre la F1 si è già spostata a Monte-Carlo, dove è in corso il fine settimana più glamour dell’intera stagione, è bene effettuare un passo indietro e godere del grande successo di Imola. Il GP del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna ha portato sulle tribune ben 242 mila appassionati, venuti dall’Italia e da ogni angolo del mondo, che nonostante la crisi della Ferrari si sono voluti regalare tre giorni di spettacolo ed emozioni.

F1 l'incredibile successo di Imola
F1 piloti al via di Imola (ANSA) – Yokohama.it

Alla fine della gara, il vincitore Max Verstappen non ha lesinato complimenti alla pista di Imola, auspicando un ritorno della F1 in questa pista leggendaria in futuro. Come ben noto, il contratto dell’autodromo imolese con Liberty Media andrà in scadenza al termine di questa stagione, ed un rinnovo sembra molto difficile.

Il governo e le istituzioni vogliono stanziare fondi importanti per portare a termine il miracolo ed ottenere un prolungamento di contratto, ed ai fan non resta che sperare. Di sicuro, la strada intrapresa da Stefano Domenicali e Liberty Media potrebbe risultare controproducente in futuro.

F1, il sistema Liberty Media sta distruggendo la tradizione

La stagione estiva della F1 si è aperta nel week-end scorso e si concluderà a settembre sul tracciato di Monza. Ciò significa che in Europa, oramai, si corre per soli tre mesi l’anno, e solamente 9 delle 24 gare in programma vengono disputate nel Vecchio Continente. In futuro assisteremo all’alternanza tra il GP del Belgio e quello d’Olanda, il che significa che la spettacolare pista di Spa-Francorchamps parteciperà al mondiale solo ad anni alterni, e non in tutte le stagioni.

Charles Leclerc suicidio Liberty Media
Charles Leclerc in azione a Monte-Carlo (ANSA) – Yokohama.it

Si tratta di un vero e proprio sacrilegio, ma tutto è già deciso. La F1 degli americani insegue mercati che con la tradizione del motorsport non hanno nulla a che vedere, e sempre più piste assurde vogliono far parte del calendario. Tra le ultime, citiamo gli obbrobri di Miami e Las Vegas, che hanno portato a quota 3 il computo totale di appuntamenti negli USA, senza dimenticare le tappe in notturna che si corrono in Medio Oriente.

Mentre per Miami è stato firmato un rinnovo sino al 2041 e per Lusail sino al 2033, le tappe europee tremano e, anno dopo anno, le richieste economiche per i rinnovi non fanno altro che aumentare, mettendo in difficoltà dei mercati sicuramente meno ricchi rispetto a quelli americani ed arabi.

La F1 è sempre più uno sport per ricchi, e questo rischia di allontanare i veri appassionati, coloro che da sempre seguono lo sport per puro amore, e non perché si tratta della moda del momento. Ed i vecchi circuiti, contraddistinti da curve leggendarie come l’Eau-Rouge, le Acque Minerali, ma anche molti altri, rischiano di essere messi all’angolo da un sistema schiavo del dio denaro.

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