Sono tante le tecnologie di cui si parla al giorno d’oggi per il futuro dell’auto, ma ancora non c’è chiarezza in merito a quella che prevarrà sulle altre. Ecco una panoramica sulle alternative disponibili.
Quale sarà il carburante del futuro? Dare una risposta, al giorno d’oggi, è pressoché impossibile, viste le tante alternative a disposizione. I tradizionali combustibili, ovvero benzina e diesel, continuano a dominare la scena sul fronte delle vendite, ma nel corso degli ultimi anni, sono arrivate tante alternative. L’Europa ed i costruttori puntano sull’elettrico, che sino a questo momento non ha prodotto i risultati sperati. Le auto ad emissioni zero, alimentate da batterie, costano ancora troppo e le loro autonomie sono limitate, ed una delle ultime speranze è affidata alle batterie allo stato solido che la Toyota ed altri marchi stanno già sviluppando.

Si parla molto anche dell’idrogeno, che nella diffusione è però ben più indietro rispetto all’elettrico, per via di gravi ritardi infrastrutturali e degli elevati costi di stoccaggio. Le auto ibride offrono interessanti spunti di interesse, ma c’è molta fiducia soprattutto sui bio-carburanti, che stanno attirando le attenzioni dei vari marchi, così come dei governi e delle compagnie petrolifere. Essi sono il bio-diesel, l’etanolo e molti altri ancora, ed in alcuni casi sono già disponibili sul mercato. L’HVO, ovvero l’Hydrotreated Vegetable Oil, è un carburante diesel rinnovabile, prodotto da oli e grassi vegetali, in grado di abbattere l’inquinamento.
Auto, i bio-carburanti potrebbero essere la prima scelta
Tra tutte le tecnologie che abbiamo elencato nelle righe precedenti, prevediamo che i bio-carburanti possano prendere il sopravvento, anche se il loro sviluppo è comunque costoso e prima del 2030 sarà difficile pensare di poterli sfruttare sui mezzi di trasporto di massa. In ogni caso, questa tecnologia consentirebbe ai motori termici di continuare a funzionare nel corso del tempo, garantendo un futuro anche ai colossi petroliferi, che di certo non vedono di buon occhio un eventuale passaggio completo all’elettrico.

Questi ultimi anni hanno dimostrato come la clientela non sia ancora pronta per il passaggio all’elettrico, ma allo stesso tempo, è importante agire nell’ambito della salvaguardia del pianeta. Molti bio-carburanti sono già in grado di tagliare del 90% le emissioni di CO2, e colossi come Aramco ed altre aziende hanno iniziato ad investire miliardi di dollari nel loro sviluppo, in modo da accelerarne l’avvento in chiave futura. Fare una previsione certa è ovviamente impossibile, ma ci sentiamo di dare i bio-carburanti come i grandi favoriti per la mobilità dei prossimi anni.