La F1 ha scommesso sulle due soste obbligatorie per provare a ravvivare il Gran Premio di Monaco, ma il tentativo non ha funzionato. I piloti si scusano per lo scadente spettacolo offerto.
L’ennesimo flop, l’ennesimo tentativo fallito di risollevare una F1 che non sa più offrire uno spettacolo che non sia wrestling, che ci riporti ai fasti dello sport di cui tutti ci siamo innamorati in passato, ma che oggi non esiste più. Monte-Carlo, con auto di queste dimensioni, non ha senso di esistere, ed è assurdo pensare che questa gara resterà ancora a lungo in calendario mentre altre storiche come Imola rischiano di sparire, mentre Spa-Francorchamps dovrà vivere un’alternanza annuale con Zandvoort dai prossimi anni.

Intendiamoci, Monaco è una gara che rappresenta la storia della F1, e la colpa è tutta di regolamenti cervellotici che hanno prodotto delle auto più simili a degli autobus nelle dimensioni. Il risultato? Zero sorpassi, ed una condotta di gara quasi scorretta di alcune squadre, che però non hanno fatto altro che tentare di perseguire i loro interessi, cercando di sfruttare a loro vantaggio la follia delle due soste obbligatorei, che non ha sortito gli effetti sperati.
Nelle prime posizioni non è cambiato nulla, con i primi quattro, guidati dalla McLaren di Lando Norris, che sono arrivati così come sono partiti. Nelle retrovie, ha fatto discutere il rallentamento volontario delle Racing Bulls e delle Williams, con queste ultime che hanno scatenato l’ira di George Russell, rimasto per tutta la gara bloccato dietro ad Alexander Albon ed a Carlos Sainz, sino a tagliare la chicane del porto e prendere una penalità volontariamente per ottenere un minimo di pista libera. Quello che si è visto nel Principato è inaccettabile, ed anche certa stampa di parte, dovrebbe iniziare a riflettere sulla ridicola narrazione che fa di questo sport da troppo tempo.
F1, Sainz ed Albon si scusano per la loro condotta di gara
La F1 è stata bersagliata dalle critiche per quanto si è visto nel Principato di Monaco, ed i due piloti della Williams, che hanno rallentato notevolmente per favorirsi l’un l’altro con la tattica di gara, hanno chiesto scusa. Ad iniziare è Alexander Albon: “Non mi è affatto piaciuto e credo non sia piaciuto nemmeno a Carlos, non è questo il modo in cui vogliamo correre, mi scuso con tutti coloro che hanno visto questa gara. Hanno iniziato in Racing Bulls e ci siamo dovuti adeguare, questo ha reso la gara un vero caos. Avrei potuto mettere un cuscino in macchina, prendere un caffè e rilassarmi. Questo non è bello, anche se sono contento di aver ottenuto dei punti, ma è stata una gara molto brutta“.

Ad Albon ha fatto eco il suo compagno di squadra Carlos Sainz, anch’egli quasi imbarazzato per quanto accaduto a Monte-Carlo, una pista non più adatta alla F1 viste le dimensioni di queste monoposto: “Non mi piace fare così, non mi piace vedere il nostro sport in questa situazione. Questa è una dimostrazione che le due soste non hanno funzionato. Sono favorevole a sperimentare cose diverse, ma questa non ha prodotto i risultati sperati. Dobbiamo trovare una maniera che non porti a manipolare la corsa“