Un noto designer ha deciso di realizzare un progetto mai visto prima, unendo in un singolo progetto alcune caratteristiche di due Ferrari, mentre il motore e la base dell’auto sono firmate dalla Pontiac.
La Ferrari ha sempre avuto un impatto non da poco sui gusti dei clienti statunitensi, e non è un mistero il fatto che gli USA siano uno dei mercati più importanti, se non il primo in assoluto, per la casa di Maranello. Oggi vi mostreremo un progetto clamoroso, in cui una Pontiac Firebird si fonde con due storiche auto del passato del Cavallino, un qualcosa che nessuno avrebbe mai potuto immaginare.

Per chi non la conoscesse, la Pontiac Firebird è un’auto che fa parte della categoria nota come pony (auto sportive americane ispirate alla Ford Mustang), che General Motors ha prodotto tra il 1967 ed il 2002. 35 anni di attività, a dimostrazione di quanto questo progetto sia stato vincente ed in grado di conquistare milioni di clienti nel corso del tempo. La Pontiac Firebird si è ora fusa con alcuni dettagli di due delle Ferrari più amate di sempre, dando origine ad un progetto che ha lasciato tutti senza parole.
Ferrari, ecco gli elementi di F40 ed F50 nella Pontiac Firebird
Tramite le più moderne tecnologie e l’aiuto di grafiche sempre più sofisticate, è davvero possibile fare di tutto al giorno d’oggi. Sulla pagina “jbdesign_ca“, è stata mostrata una Pontiac Firebird V12 con alcuni elementi integrati delle Ferrari F40 ed F50, in un design comunque tendente a quello delle supercar moderne. Avete capito bene, ed in queste foto ne avete una conferma.
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Dietro al cockpit trova spazio un portentoso motore V12, con tanto di dicitura Pontiac su di esso, a dimostrazione del fatto che gli autori non hanno voluto proporre un motore 12 cilindri prodotto dal Cavallino. Ovviamente, la Pontiac-Ferrari in questione non verrà mai realizzata ed è frutto della fantasia dei creatori, che hanno dato vita ad un progetto senza senso. Sui social sono arrivati commenti contrastanti, tra chi ha gradito l’accostamento tra i due marchi e chi lo ritiene, invece, un sacrilegio.