Il magnate sudafricano, Elon Musk, potrebbe decidere di allargare i suoi orizzonti. Rimarrà al timone con Tesla con una precisa volontà.
Il crollo di Tesla in Europa, e non solo, parlano i dati diffusi oggi dall’associazione europea dell’automobile (Acea), cadono sulla testa di Elon Musk come una sentenza: il 52% in meno, dalle 11.540 auto vendute nell’aprile 2024 alle appena 5.475 del mese scorso. Non va meglio se ai 27 Paesi Ue si aggiungono i 4 dell’Efta (Islanda, Lichtenstein, Norvegia e Svizzera) e il Regno Unito: Tesla perde il 49% delle vendite.
A contribuire al drastico calo di vendite anche la posizione e la storia politica recente di Musk. Nonostante in anni precedenti l’imprenditore avesse criticato apertamente Trump, dal periodo in cui acquistò Twitter nel 2023 in poi ha affievolito le critiche all’ex presidente. Esprimendo spesso opinioni simili a quelle di Trump in merito della libertà d’espressione, la censura, le critiche ai media, la persecuzione legale, l’opposizione all’immigrazione e l’accesa critica all’ideologia woke.
In seguito all’attentato nei suoi confronti consumatosi nel luglio del 2024 in cui Trump è rimasto ferito, Musk ha dato il pieno supporto per la sua candidatura alle elezioni di novembre, twittando: “Appoggio pienamente il presidente Trump e spero in una sua rapida guarigione“. Musk ha fatto una donazione di 289 mila dollari ad agosto e di 75 milioni a luglio al Comitato Nazionale Repubblicano per supportare la candidatura di Donald Trump. Un binomio Trump – Musk che ha fatto “male” alle sue aziende e alle sue floride attività, a quanto pare.
Per fronteggiare ai venti di crisi, nelle ultime settimane, si è iniziato a parlare di una possibile sfida basata sull’idrogeno, una tecnologia della quale tanto si parla ma mai valutata da Musk fino ad oggi, eppure una valida alternativa all’elettrico.
L’iniziativa e l’interesse di Tesla ci arrivano da un video che è stato postato sul canale YouTube “Voyager IT”, che abbiamo provveduto a postare in alto, ma non ci sono né conferme né smentite dallo staff di Musk su futuri e certi investimenti in quella direzione. Posizione diversa da Musk è quella del colosso giapponese Toyota, e non solo dal brand numero 1 al mondo per vendita, che già da tempo ha mosso i primi passi ed investimenti nell’idrogeno. Nei prossimi anni capiremo se il sudafricano è pronto a cambiare indirizzo e puntare su una valida alternativa alle EV.
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