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Qual è il reale valore della FIAT oggi? L’eredità di Sergio Marchionne

La FIAT che conosciamo oggi è parte del gruppo Stellantis, e le differenze con l’azienda lasciata da Sergio Marchionne si sprecano. Scopriamo quanto vale, ancora oggi, la casa di Torino che cerca il suo rilancio.

La FIAT ha vissuto un terribile crisi a cavallo tra il vecchio ed il nuovo secolo, e per cercare di salvare l’azienda dalla bancarotta, nel 2004 ne venne nominato amministratore delegato Sergio Marchionne, manager nativo di Chieti, scomparso poi nel 2018. L’ex CEO è ricordato per aver formato il gruppo FCA, nato dalla fusione tra la casa di Torino e Chrysler, che è poi confluito nel gruppo Stellantis assieme al gigante francese PSA.

Sergio Marchionne ex boss della FIAT (ANSA) – Yokohama.it

Marchionne fu in grado di riportare la FIAT a fare la voce grossa risanando i bilanci ed annullando i debiti, portandola anche ad acquisire importanti valori in borsa. Riuscì ad introdurre una gamma competitiva composta da modelli come la 500 e la Grande Punto, senza dimenticare il lavoro fatto per l’Alfa Romeo, partendo da modelli come la 159 sino alle più recenti Stelvio e Giulia. Dopo la sua scomparsa, tutto è cambiato, ed oggi la FIAT è uno dei tanti marchi di Stellantis, all’interno del quale non sta proprio vivendo momenti di splendore.

FIAT, quanti manager lanciati dalla casa di Torino

Stellantis ha ora un nuovo amministratore delegato, l’italiano Antonio Filosa, che non avrà un compito facile davanti a sé. Secondo l’analisi svolta dal sito web “Torinocronaca.it“, la FIAT ed il lavoro svolto da Sergio Marchionne hanno ancora un notevole valore, e non ci riferiamo al punto di vista economico, ma a ciò che ha lasciato nei manager che oggi stanno dominando il mercato delle quattro ruote. Dalla scuola della casa di Torino sono venuti fuori personaggi che oggi sono al top del settore, come Luca De Meo, CEO del gruppo Renault, cresciuto tra FIAT ed FCA.

FIAT in mostra (Media Press) – Yokohama.it

Come dimenticare, inoltre, il lavoro svolto come braccio destro di Marchionne da Alfredo Altavilla, che disse addio ad FCA alla morte di Marchionne, quando gli fu preferito come traghettatore l’inglese Mike Manley, poi sostituito da Carlos Tavares alla nascita di Stellantis. Anche il nuovo CEO Filosa iniziò la propria avventura nell’automotive in FIAT, nel lontano 1999, il che rende bene l’idea di quanto la scuola del brand piemontese sia stata fondamentale per dei manager ora al vertice del settore. Ed ora è la FIAT stessa che va a caccia di un rilancio completo, nella speranza di tornare ad occupare un posto al vertice assoluto.

Giovanni Messi

Giornalista pubblicista. Amante del motorsport e della scrittura, passioni che ho coniugato facendone il lavoro che amo. Non fermatevi mai davanti a nulla.

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