Il Gruppo Stellantis investe tante risorse anche nell’osservazione dei fondali marini. Scopriamo il senso della lavorazione di una capsula di osservazione subacquea.
Se il mercato in superfice continua a soffrire, c’è la convinzione generale in Stellantis che il mondo subacqueo può rappresentare una risorsa. La profondità dei nostri oceani sono ancora un grande mistero. Il colosso italo-francese vuole espandere i propri orizzonti per lo sviluppo di un progetto che prevede la Capsule, un avamposto di osservazione sottomarina prodotto dall’equipaggio Under The Pole.
Lanciato nel 2017 permette agli scienziati subacquei l’opportunità di osservare la vita marina da vicino. La Capsula è stata immersa nelle acque della Polinesia francese e, nel corso degli anni, ha promosso la ricerca su coralli, barriere coralline, macroalghe, gorgonie, molluschi e idre. I subacquei hanno una vista panoramica a 360 gradi dell’ambiente circostante attraverso gli oblò e tutte le tecnologie a bordo. Le superfici trasparenti sono piuttosto suggestivi e funzionali all’esplorazione.
Stellantis, le caratteristiche della Capsula II
Il posto di osservazione è disponibile 24 ore su 24 per diversi giorni consecutivi data la caratteristica atmosfera Heliox, ovvero una miscela costituita per l’80% da elio e per il 20% da ossigeno. Elimina anche la necessità di decompressione. Galleggia sul fondo del mare, non si muove perché non ha un motore. Non c’è una connessione alla superfice e non emette alcun rumore. E’ in lavorazione la Capsule II, migliorata in tanti aspetti, che nel 2026 dovrebbe essere rilasciata in una località ancora sconosciuta.
Dovrebbe essere costruita con materiali migliori, garantire un’ergonomia migliorata e, questa volta, sarà dotata di sistemi di comunicazione e schermi integrati. Secondo i tecnici Peugeot, nell’universo Stellantis, ci sarà un miglioramento dello spazio interno a disposizione dei subacquei, nel tentativo di migliorare la qualità del tempo trascorso a bordo, sia la quantità del lavoro.
Dovrebbe avere spazi abitativi riprogettati, su misura per gli usi e le esigenze di diverse missioni esplorative. La Capsule II sarà prodotta con materiali rivoluzionari. Al progetto lavorano anche gli specialisti di Under The Pole che hanno già iniziato a rendere il progetto realtà. Quando arriverà? Il nuovo punto di osservazione sottomarino dovrebbe essere pronto al lancio entro l’estate del prossimo anno. Non si sa nulla del punto esatto, ma sarà calato da qualche parte nelle acque del nostro pianeta.
