Marc Marquez sta gestendo la propria leadership in MotoGP al primo anno in Ducati, nonostante qualche caduta di troppo. Un ex F1, connazionale del nativo di Cervera, crede che lo spagnolo stia facendo una grande differenza.
La MotoGP si concede un week-end di pausa prima del ritorno all’azione, con il Gran Premio di Aragon che è alle porte. Pochi mesi fa, da queste parti Marc Marquez dominò la scena tornando a vincere una gara sulla Ducati del Gresini Racing, dopo aver dominato il fine settimana facendo segnare la pole position e vincendo anche la Sprint Race. Il nativo di Cervera arriva ad Alcaniz con 24 punti di vantaggio sul fratello Alex, mentre Pecco Bagnaia è sprofondato a -72 lunghezze.
Sino a questo momento, chi si attendeva una sfida al vertice tra i due alfieri del team ufficiale Ducati è rimasto deluso, a causa dell’imbarazzante superiorità del #93 sul rider piemontese. Marquez ha buttato via due potenziali vittorie ad Austin ed a Jerez de la Frontera per sue cadute, perché altrimenti, il gap sarebbe stato ben più ampio. La sensazione è che per gli altri ci sia ben poco da fare contro un Marc in stato di grazia.
Marquez, il parere di Alguersuari su di lui e sulla Ducati
Intervistato da “Mundo Deportivo“, Jaime Alguersuari, pilota in F1 tra il 2009 ed il 2011 con la Toro Rosso, ha esaltato la grande stagione di Marc Marquez: “Ero e sono da sempre convinto dell’eccezionalità di Marc, lo ero anche nel 2024, nel 2023, nel 2022, nel 2021 e nel 2020, quando ebbe il terribile incidente a Jerez de la Frontera. Ha avuto quattro anni di terribile sofferenza, e quando ha lasciato la Honda per passare alla Ducati, la maggior parte della gente non credeva in lui. Tutti dicevano che a 31 anni fosse vecchio, e che non avrebbe potuto nulla contro Bagnaia o Martin, i suoi successori a livello generazionale. Lo scorso anno però ha smentito tutti chiudendo terzo“.
Alguersuari ha poi sottolineato la differenza fatta da Marquez in queste prime gare, che va oltre il potenziale della Ducati: “Sino a questo momento, la Ducati non è stata epica. Se qualcuno iniziasse a seguire oggi la MotoGP, non penserebbe che la Ducati sia il punto di riferimento, anche se ha in realtà dominato le prime gare. Tuttavia, se Marc è leader lo deve alla sua grande qualità e non troppo al fatto che la moto lo abbia aiutato. Alex è un buon rivale, è molto consistente e sta facendo una grande stagione“.
