L’Unione Europea non ha certo facilitato la vita degli automobilisti nel corso degli ultimi anni, ed il nodo è ora relativo alle pratiche della revisione. Ecco perché i costi potrebbero aumentare a dismisura.
L’acquisto di un’auto è diventato una spesa esorbitante al giorno d’oggi, a seguito di un vertiginoso aumento dei prezzi a cui tutti abbiamo assistito in questi ultimi anni. Pensate che in Italia, in base ad un’analisi resa nota pochi mesi fa, il prezzo medio di un veicolo nuovo è di circa 30.000 euro, in aumento di oltre il 40% rispetto al periodo pre-Covid-19. A tutto ciò vanno aggiunte le spese di manutenzione, anch’esse divenute più onerose in quest’ultimo periodo.
Gli automobilisti devono fare i conti con i tagliandi, il cambio delle gomme, senza dimenticare il pagamento di bollo ed assicurazione. Tra le spese c’è anche la revisione, ovvero una procedura di controllo del veicolo finalizzata ad assicurarne la sicurezza, la rumorosità ed il livello di emissioni, in modo tale da far rientrare questi parametri nelle normative nazionali ed internazionali. L’Europa è ora pronta per cambiare nuovamente le regole del gioco, aggiungendo spese extra per gli automobilisti. Non mancano le polemiche.
La revisione auto ha un costo di 79 euro in Italia, cifra comprensiva di IVA, diritti e commissioni, e viene svolta da officine specializzate ed autorizzate dalle motorizzazioni locali. Viene fatta dopo quattro anni dall’immatricolazione dell’auto, e successivamente ogni due anni. Tuttavia, l’Unione Europea ha richiesto di accorciare i tempi, facendo svolgere la revisione ogni 12 mesi per i veicoli immatricolati da oltre 10 anni. L’obiettivo è quello di aumentare la sicurezza con controlli più frequenti, così come di assicurarsi che le auto più vecchie non emettano emissioni di CO2 oltre i limiti consentiti. La Lega si è già opposta alla proposta, tramite le dichiarazioni dell’eurodeputata Isabella Tovaglieri, la quale ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea.
Bruxelles è dunque nuovamente sotto accusa, e la Tovaglieri ha così attaccato: “Si tratta dell’ennesima follia green, voluta per colpire chi utilizza la propria auto per lavorare o per vivere“. In Europa, le auto hanno un’età media di 12,3 anni, il che significa che questa novità relativa alla revisione andrebbe a colpire la gran parte degli automobilisti. Ogni anno si sarebbe costretti a spendere 79 euro in più per la revisione, ed ora è attesa una vera e propria battaglia per evitare che la proposta della UE possa passare e creare ancor più dissapori in questo ambito.
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