Muso da Ferrari e retrotreno da Ford: la Maserati definitiva che ha catturato una generazione

Nel 1994, al 65° Salone dell’automobile di Torino, caddero i veli su una Maserati unica nel suo genere. Ricordava tantissimo un iconico modello di Ferrari.

Ci sono progetti ben riusciti, grazie alla capacità di preparatori all’ altezza di OPAC. Situata a Rivalta di Torino, a circa 10 km dal centro di Torino, è leader in Italia nella produzione di alta gamma di vetture biposto e cabriolet. Facciamo un salto negli anni ’90, e immaginiamoci alla guida su una delle strade più iconiche delle Florida, Ocean Drive, Miami.

Muso da Ferrari e retrotreno da Ford: la Maserati definitiva che ha catturato una generazione
Maserati (Contenuto AI) – Yokohama.it

Quale auto ci potrebbe accompagnare in questo viaggio spazio temporale sull’Oceano Atlantico, lungo una spiaggia bianca e palme? Una Maserati Spyder rossa, con il motore V8 da 3,2 litri della Shamal. Non è un sogno ma pura realtà. Nel 1994, al 65° Salone dell’automobile di Torino, la Opac svelò la sua elegantissima decappottabile sportiva basata sulla base strutturale e meccanica della Maserati Spyder, con la peculiarità di una conversione del tetto (rigido o morbido) rimovibile, rendendola così fruibile come una spider decappottabile a quattro posti “California”.

Un auto dal sapore anni ‘90, con linee accattivanti, i doppi fari posteriori rotondi in stile “revival”, sono incassate nella carrozzeria. Il frontale, con fari a scomparsa, griglia e paraurti anteriore, ed un pezzo unico che include le luci di emergenza, le luci laterali e gli indicatori di direzione. Un po’ Ferrari GTO celebre grazie a pellicole cinematografiche un po’ Ford. Un esperimento che trasuda di stile, ma che non convince completamente chi ama l’originalità. Ma si sa la voglia di personalizzare appartiene a molti, ma nel tempo dura solo ciò che è originale.

Una Maserati da urlo

Un ibrido ben riuscito, che però non regala emozioni forti ai puristi. OPAC ha preso il buono dalle linee di successo di più auto italiane e le ha fuse. Un prototipo all’ americana nelle idee, ma in stile italiano. E’ il caso di dire che erano proprio gli anni ’90. Date una occhiata al video in basso al canale YouTube SupercarsOfMilan.

Cosa è rimasto di quegli anni, auto da linee inconfondibili che hanno segnato un epoca dove l’apparire era davvero tutto. OPAC con il suo concept ci ricorda che la sportività senza eleganza è come un vaso senza fiori. Uno status symbol dal DNA italiano che è invecchiato benissimo. Lo stile del Tridente non è mai stato così contaminato dall’animo del Cavallino.

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