Il marchio Opel torna a far innamorare i puristi con il programma OPC. Raccontiamo la storia di un’evoluzione che meriterebbe di non morire mai.
Opel Performance Center, sigla OPC, è stata una divisione della Opel che sviluppava le versioni più sportive delle auto teutoniche. Tutte queste vetture erano dotate di una linea più audace rispetto al modello dalla quale derivavano, grazie all’applicazione di alcune appendici aerodinamiche, agli interni decisamente più sportivi, a cerchi in lega e gomme di maggiori dimensioni e a motori più potenti.

Si partiva dal 1.6 turbo benzina da 152 kW (207 CV) dell’Opel Corsa, per arrivare al 2.0 turbo benzina da 206 kW (280 cv) dell’Opel Astra J. Quest’ultima, fu un progetto amatissimo dagli appassionati, un’auto capace di raggiungere i 100 km/h con partenza da fermo in 8.2 secondi ed una velocità massima di 220 km/h. Oggi il brand tedesco è impegnato in una battaglia per seguire i proclami green.
La storia delle versioni Opel OPC
Alla berlina 3 porte OPC furono affiancate tra il 2001 ed il 2002 due versioni OPC di Opel Astra Station Wagon e di Opel Zafira equipaggiate con un motore 2.000 turbo-benzina da 240 CV (177 kW). La prima raggiungeva i 100 km/h con partenza da fermo in 6.4 secondi ed una velocità massima di 244 km/h, la seconda passava da 0 a 100 km/h in 7.8 secondi e raggiungeva i 231 km/h. Ampi margini di tenuta di strada e di sicurezza erano assicurati dall’autotelaio elettronico interattivo (IDSPlus su Opel Astra, IDSPlus2 su Opel Zafira).

La quinta generazione della Opel Corsa fu l’ultimo modello della Casa a essere prodotto dalla divisione OPC e a utilizzare tale sigla: nel 2017, infatti, usciva di produzione la Astra J OPC (l’ultima della serie prodotta dalla OPC) mentre la Insignia OPC venne sostituita dalla neonata Insignia GSI. Nel 2018 la Corsa OPC, per motivi di omologazione delle emissioni, fu sostituita dalla Corsa GSI. “Opel Corsa OPC reagisce prontamente ai comandi e ha un comportamento sempre prevedibile, nei limiti della fisica automobilistica”, fu il commento del pilota che la testò. Una versione OPC spinta da un 1.600 turbo-benzina da 192 CV (141 kW) fece il tempo in pista nelle mani del driver tedesco Manuel Reuter, stabilendo il nuovo record per le vetture della sua categoria.