Le case cinesi stanno ottenendo successi a livello mondiale, ma non per tutti le cose vanno a gonfie vele. Ecco perché c’è il rischio che qualcuno possa davvero sparire dai radar in futuro.
Il mondo è in mano alla Cina, o almeno è questo lo scenario che si sta concretizzando nel settore delle quattro ruote. Grazie a tecnologie raffinate e capacità di contenimento dei costi, i costruttori del paese del Dragone si sono fatte man mano un nome, per poi sbarcare in Europa e nel resto del pianeta facendosi ben volere dai clienti. Tuttavia, non è tutto oro ciò che lucci, perché anche da queste parti ci sono dei pericoli reali.

Ed infatti, il tema dell’eccessiva concorrenza, con circa 150 marchi provenienti dalla Cina, rappresenta un rischio, perché c’è una competizione costante, che rischia di portare alla sparizione di alcuni brand. L’obiettivo di molti di essi è quello di ottenere fondi governativi e di produrre e vendere sempre più auto, con il rischio che, prima o poi potrebbe diventare realtà, di saturare il mercato. Secondo un approfondimento del sito web “AlVolante.it“, la concorrenza spietata ha portato ad un malcontento dei concessionari, che si ritrovano con grandi quantità di modelli invenduti.
Cina, la troppa competizione favorisce la sparizione dei marchi
Secondo i dati diffusi dalla “Passenger Car Association“, la Cina ha venduto nel 2024 qualcosa come 22,9 milioni di veicoli, aumentando del 5,5% questo dato rispetto al passato. Tuttavia, si tratta di numeri troppo bassi per soddisfare le capacità produttive delle aziende cinesi, e la cosa è confermata dal fatto che le fabbriche, attualmente, sono al 50% delle loro capacità produttive. Più di 200 modelli di auto hanno ridotto i loro listini, e tutto ciò ha portato i costruttori ad espandere le loro vendite fuori dai confini nazionali. In questo modo, sono arrivati in Europa, dove i prezzi di vendita sono più elevati.

Secondo le previsioni, molti marchi rischiano di sparire, oppure di finire per essere inglobati da costruttori più grandi. Di certo, si salveranno colossi provenienti dalla Cina come BYD, Geely e Chery, ma molte altre potrebbero fare i conti con una realtà concorrenziale quasi insostenibile. Vedremo, dunque, chi sopravviverà e chi, viceversa, dovrà soccombere, ma questo approfondimento è utile per farci capire che anche in Cina c’è chi rischia il fallimento, come già accade da tempo dalle nostre parti. I prossimi anni saranno fondamentali per capire chi ce la farà e chi no.