I biocarburanti, man mano, stanno diventando un’alternativa credibile all’elettrico, una tecnologia in grado di salvare i motori termici. In Italia, Eni sta spingendo con il Governo per far sì che si punti su questa strada.
I biocarburanti vengono considerati da molti come il possibile futuro del settore automotive, una valida alternativa ad un elettrico che proprio non riesce a convincere i cittadini. Essi sono compatibili con i motori termici ed in grado di ridurre fino al 90% le emissioni di CO2, e l’obiettivo dichiarato è proprio quello di essere un concorrente molto scomodo per le BEV. Anche le auto diesel, spinte da questi combustibili, potrebbero diventare più ecologiche.

Di questo ne è certa Enilive, la società che viene controllata dal colosso Eni, colei che ha creato l’ormai famoso HVO, il biocarburante che è stato definito come il perfetto mezzo per raggiungere un’emissione di CO2 più bassa rispetto alle altre tecnologie più moderne. Esso è compatibile con i motori a gasolio attuali. Viene prodotto con materie prime al 100% rinnovabili, e può ridurre del 90% i gas serra che fuoriescono dai veicoli. I protagonisti della tappa romana del Tour d’Europe, l’iniziativa lanciata da FuelsEurope, hanno parlato molto bene di questa tecnologia, e l’obiettivo è quello di promuovere l’uso dei biocarburanti anche dopo il 2035, per fare concorrenza all’elettrico.
Biocarburanti, Eni non vuole mollare e pressa il Governo
Stefano Ballista, amministratore delegato di Enilive, ha così dichiarato: “La decarbonizzazione dei trasporti è un percorso molto articolato, che richiede il contributo di tutte le soluzioni possibili. I biocarburanti possono essere usati sia sui veicoli esistenti senza rinnovare il parco auto, ed inoltre, sfruttano le infrastrutture che già esistono. Ciò significa che questa soluzione è disponibile già da ora“. Uno dei problemi da risolvere è quello delle emissioni inquinanti, ed occorre poi realizzare un quadro di riferimento che possa definire il contributo di queste tecnologie.

Secondo Ballista, non basta la sostenibilità ambientale, ma serve anche quella economica, cosa che le auto elettriche, al momento, non sono affatto in grado di garantire. Dunque, Enilive richiede un aiuto al Governo italiano, ma manda anche un messaggio di avvertimento all’Europa. Gilberto Picchetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica è d’accordo con il fatto che il passaggio all’auto elettrica sia una completa idiozia. Vedremo quali saranno gli aiuti che arriveranno dall’esecutivo sul tema dei biocarburanti, che pian piano stanno prendendo piede ed interessano dei veri e propri colossi del settore energetico nostrano, ma anche fuori dai nostri confini.