La FIAT del passato era in grado di fare scuola a livello mondiale, ed oggi vi parleremo di un modello che si distingueva per una scelta eccezionale a livello motoristico. Andiamo a scoprire i suoi segreti.
In casa FIAT hanno saputo realizzare delle auto eccezionali, che hanno fatto la storia del mondo dei motori. Un periodo di splendore fu quello compreso tra gli anni Settanta ed Ottanta, quando vennero lanciati modelli al top e soluzioni tecniche fuori dal comune. Ricordiamo che nel 1980 fu svelata la prima generazione della Panda, ma non mancarono altre innovazioni. Per sfidare la Volkswagen Gold D, i tecnici lanciarono un motore diesel di piccola cilindrata, lanciando il guanto di sfida alle utilitarie tedesche.
In questo modo, si riuscivano a limitare i consumi ed i costi di gestione, ed il nuovo motore della FIAT fu montato sulla 127 1050 CL e sulla Ritmo 1050 L, sviluppo dall’ingegner Aurelio Lampredi. La potenza massima era di 50 cavalli sulle 127 CL e di 60 cavalli sulle Ritmo le, battendo il 903 cc di cilindrata della prima serie della 127, ma anche quello della 128 che era montato anche sulle prime ritmo CL, da 1.116 cc di cilindrata. Il nuovo motore fu sperimentato anche sulla 147 L, una variante più robusta della 127 che era prodotta in Brasile.
L’architettura del motore FIAT 1.300 D era ad iniezione diretta, con tanto di precamera di combustione, con un tempo di preriscaldamento delle candelotti di accensione era pari a soli 20 secondi. La 127 D era spinta da un 4 cilindri in linea di 1.300 cc di cilindrata con 45 cavalli di potenza massima ed un rapporto di compressione di 20:1, mentre la coppia motrice di 76 mm a 3.000 giri. In questo moto, la piccola auto della casa di Torino era in grado di toccare i 130 km/h di velocità massima, di poco inferiore alla 127 900 cc di cilindrata, che toccava i 135 km/h.
Il corpo vettura era invece quello della 147 L, ma di cui vennero ritoccati sia gli interni che il frontale. La 127 D ha ottenuto un grande successo grazie ad ottime campagne di marketing, divenendo la seconda vettura diesel più venduta dopo la Ritmo D. Nel 1983 arrivò un notevole restyling sulla 127 D, che fu perfezionate nelle finiture e resa ancor più interessante. Su questa FIAT rinnovata fu introdotto anche il servofreno di serie dalla quinta marcia e sulle versioni Panorama, con la produzione che si fermò nel 1987. Il motore diesel fu utilizzato anche sulla Uno D e sulla Panda D.
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