Si parla molto dei biocarburanti come possibile alternativa ad un futuro dominato dal solo elettrico. Ecco una tecnologia che può davvero fare la differenza se sostenuta in maniera adeguata. Tutti i dettagli.
Il 2035 si avvicina e l’Europa intende andare avanti per la propria strada. Si passerà al full electric senza permettere più la produzione e la vendita delle auto dotate di motore a combustione interna, un piano che, attualmente, è davvero complicato da attuare. Per questo motivo, costruttori ed aziende attive nel settore stanno cercando valide alternative, ed una di esse potrebbe essere rappresentata dai biocarburanti, una soluzione di cui vale la pena approfondire i dogmi.

Tramite essi, anche il diesel può diventare più ecologico, come suggerito da Enilive, una controllata del gruppo Eni e realtà che ha creato il diesel HVO, un’alternativa per ridurre le emissioni di CO2, che è compatibile con i motori a gasolio direi. Esso viene prodotto da materie prime al 100% rinnovabili, ed è in grado di eliminare il 90% dei gas serra dai veicoli rispetto al gasolio tradizionale. Insomma, siamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione, ed anche i protagonisti del Tour d’Europe, un’iniziativa indetta da FuelsEurope hanno lodare le qualità dei biocarburanti.
Biocarburanti, l’Eni vuol farsi sentire con il Governo
Il primo obiettivo dei governi è quello di attuare la decarbonizzazione nel mondo dei motori, come sottolineato dal CEO di Enilive, vale a dire Stefano Bollista: “La decarbonizzazione dei trasporti è un percorso articolato, che richiede il contributo di tutte le soluzioni possibili“. Si capisce, da queste dichiarazioni, come possa essere necessario qualsiasi tipo di aiuto economico, anche quello governativo: “I biocarburanti hanno due caratteristiche, e possono essere usati su tutti i veicoli che già esistono oggi, senza rinnovare il parco circolante, oltre che in grado di sfruttare infrastrutture già esistenti. Possiamo dunque affermare che si tratti di una soluzione già disponibile a partire da oggi“.

Al momento però, ai biocarburanti resta da risolvere il tema delle emissioni inquinanti, il che significa che sono necessari importanti investimenti per raffinare e migliorare il prodotto. Un sostegno governativo, sia dall’Italia che dall’Europa, è quantomai necessario, e va detto che anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, concorda con la soluzione dei biocarburanti. A suo parere, il divieto dei motori termici è una totale idiozia, dal momento che l’obiettivo comune dev’essere quello di tagliare le emissioni, ed ogni mezzo per farlo è lecito. Vedremo quali saranno gli scenari futuri.