La FIAT ha preso una decisione molto negativa per gli interessi di coloro che si apprestano a sposarsi in quel di Torino. Ecco cosa sta per accadere e tutto ciò che c’è da sapere.
L’estate è arrivata ed in Italia le temperature sono già roventi, ed è questa la stagione nella quale si celebra il maggior numero di matrimoni. Chi aveva intenzione di coronare il proprio sogno d’amore alla Gran Madre di Torino troverà però una brutta sorpresa, ed è incredibile che dietro a tutto questo, come riportato dal sito web “Torinocronaca.it“, ci sia la FIAT ed il gruppo Stellantis di cui fa parte.
Il Tempio della Gran Madre di Dio è uno dei più importanti luoghi di culto del capoluogo piemontese e di tutto il Nord Italia, e decine di coppie si sposano qui ogni anno. Pensate che ben trenta coppie dovranno sposarsi tra giugno e Torino, ma un cantiere rischia di rovinare le loro foto, come reso noto dalla Parrocchia stessa proprio in questi giorni. I lavori inizieranno a breve e per le unioni ci saranno delle impalcature, a partire dal prossimo 24 di giugno. Sarà poi la Giunta a stabilire quando partiranno questi discussi lavori.
FIAT, arrivano i cantieri presso la Gran Madre di Torino
La scoperta ha fatto subito arrabbiare le coppie, ed in molti hanno deciso di cambiare luogo per la celebrazione, anche se ciò è quasi impossibile visto il poco preavviso. La FIAT e Stellantis hanno finanziato il restauro della chiesa spendendo 1 milione e 14 mila euro, ed il 60% della superficie della facciata sarà destinata alla pubblicità della casa di Torino, che andrà dunque a deturpare i ricordi degli sposi. Sulla facciata della Gran Padre dovrebbe apparire proprio la Grande Panda, il nuovo SUV di Segmento B che viene prodotto in Serbia, presso lo stabilimento di Kragujevac. Neanche a dire un’auto prodotta in Italia.
Mirella e Fabrizio, che si sposeranno a settembre, non hanno nascosto la loro delusione per l’accaduto: “Avevamo prenotato la chiesa dall’anno scorso, il preavviso è troppo poco. Siamo rimasti senza parole e così non sembrerà neanche una chiesa“. Don Paolo Fini, il parroco della Gran Madre, ha detto: “Non si poteva fare altrimenti, da una parte siamo molto dispiaciuti per le coppie, ma dall’altra una cosa bella è che si siano trovate le risorse per questi interventi, che erano necessari da ormai diversi anni“.
