Il tema ambientale sta avendo un impatto anche sul mondo delle due ruote. Scopriamo le caratteristiche della prima moto a idrogeno.
L’Europa, attraverso il Green Deal, chiede una trasformazione profonda verso un’economia sostenibile e a impatto climatico zero entro il 2050. Gli obiettivi principali includono la riduzione delle emissioni di gas serra, la promozione dell’economia circolare, la tutela della biodiversità e la transizione verso un’energia pulita. L’UE punta a diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050, riducendo le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. E’ un obiettivo perseguibile?
Si, a patto che si rispettino le normative, anche per i motocicli sono sempre più stringenti. L’elettrificazione non è l’unica risposta, ma c’ è chi da tempo immagina veicoli ad idrogeno. Scopriamo come funziona un veicolo ad idrogeno e quale progetto arriva per le due ruote. Francois Isaac de Rivaz progettò nel 1806 il motore De Rivaz, il primo motore a combustione interna che funzionava con una miscela di idrogeno e ossigeno.
Autobus, treni, biciclette, battelli, biciclette a trasporto, golf cart, motocicli elettrici (ENV), sedie a rotelle, navi, aerei e sottomarini possono già andare a idrogeno. L’idrogeno, ormai da decenni, è considerato il futuro dei motori e dei carburanti grazie alla sua caratteristica naturale di non danneggiare l’ambiente, in quanto emette solo vapore acqueo. Tuttavia, presenta delle sfide ancora da risolvere, tra cui l’inadeguatezza delle infrastrutture e dello stoccaggio.
La decisione della Germania di adottare l’idrogeno dimostra tuttavia una certa fiducia nel Paese. Nasce in Germania, infatti, Motorcycle Sustainability Initiative (MSI), la moto che va ad idrogeno: una motocicletta capace con 1 kg di idrogeno un’autonomia di circa 49-62 miglia (100 km). Aggiungendo questa quantità a una moto elettrica, si può arrivare a un’autonomia di circa 93 miglia (149 km) con una cella a combustibile da 1 kg.
Questa moto progettata dai tecnici della Kawasaki fungerà da modello dimostrativo, conforme a tutti i requisiti di certificazione e ai rigorosi standard di omologazione europei. “I motori a idrogeno generano potenza come i motori a benzina convenzionali – ha affermato il responsabile del progetto, Satoaki Ichi – L’idrogeno brucia più rapidamente e in una gamma di condizioni più ampia rispetto alla benzina, consentendo una sensazione di guida più reattiva che mai.“
Una iconica vettura americana è finita in fiamme nel corso di un rifornimento presso una…
L’operazione di restauro che vedrete in basso non capita tutti i giorni. Una storica Mercedes…
Per la Tesla non sono certo tempi facili, ed ora arriva l'ennesima stoccata da parte…
In molti si aspettavano un trasferimento a Torino, nel cuore delle attività della FIAT, per…
La Kia ha fatto sapere che, con le attuali regolamentazioni, sarà impossibile continuare a produrre…
Come si possa lasciare un modello iconico di Ferrari a prendere polvere in un aeroporto…