La famiglia Benetton, sempre al centro di scandali, è tra le più note in Italia. L’imprenditore ha deciso di aprire il suo cuore e raccontare i momenti terribili vissuti.
Alessandro Benetton, secondogenito di Luciano Benetton e di Maria Teresa Maestri, nel nuovo libro “Mai fermi” ha descritto i momenti bui della sua vita. Superati i 60 anni non ha avuto timore di toccare temi anche piuttosto caldi. Dopo gli studi negli Stati Uniti, tra Boston University e Harvard, e un’esperienza in finanza alla Goldman Sachs, a ventotto anni ha creato la società 21 Invest, una private equity che oggi vanta uffici a Treviso, Milano, Parigi e Varsavia.

Gli amanti della F1 ricorderanno i primi trionfi di Michael Schumacher, targati Benetton. Il Presidente del team, dal 1988 al 1998, era il figlio di Luciano. Oltre ai due titoli mondiali piloti conquistati dal Kaiser nel 1994 e 1995, arrivò anche quello costruttori nel 1995. Alessandro è stato presidente di Benetton Group dall’aprile 2012 al maggio 2014, consacrandosi come un top manager. Nel novembre 2016 ha deciso di dire addio anche al consiglio d’amministrazione per divergenze con la famiglia sui progetti futuri. Nel gennaio del 2022 Alessandro Benetton è diventato presidente di Edizione che si è trasformata in una SpA..
Alessandro è noto anche per il matrimonio con la campionessa olimpica Deborah Compagnoni. “Riprendere alcuni attimi del passato, alcune cose che erano finite in un cassetto, mi ha aiutato a dare senso a ciò che stavo vivendo. E condividere queste storie è diventato quasi naturale. Anche per dare una risposta ai tanti giovani che mi chiedono consigli su come costruire il proprio futuro. Avere dei maestri è importante quando si è in una fase di transizione e bisogna trovare il modo di restare in equilibrio“, ha raccontato Alessandro Benetton.
Il dramma vissuto con i figli
Al settimanale Chi Alessandro Benetton ha raccontato degli aspetti inediti della sua famiglia. Tobias ha studiato matematica applicata all’economia, Agnese si è appena laureata negli Usa alla Brown University e Luce è impegnata nel campo del volontariato. Lavoreranno con il padre solo se “saranno interessati a farlo. Mi sembra che abbiano tutti e tre un approccio concreto. Tobias studia matematica applicata all’economia, ha fatto consulenze in ambito economico; Agnese è appassionata d’arte e ha fatto pratica in questo campo; Luce ha fatto le prime esperienze nel mondo del volontariato e anche quello è un contesto che dovrà essere sempre più vicino all’impresa. Insomma, i temi su cui si stanno impegnando tendenzialmente possono convergere con le grandi sfide dell’impresa del futuro“.

Benetton ha analizzato anche il momento in cui scoprì un bozzo sulla gamba di sua figlia Luce: “Giorni terribili, per fortuna finiti bene. Lei guardava la Casa di carta, io non dormivo… In un momento in cui tutto era complicato, i miei figli sono stati una priorità che mi ha aiutato a rimettere le cose nella giusta prospettiva. Mi distraevano, nel senso migliore del termine: riportavano il focus su ciò che davvero contava. È successo spesso nella mia vita: quando ci sono tante progettualità, capire cos’è davvero importante ti rende più lucido“. Il racconto è staro riportato dal Corriere della Sera.