La soluzione è compatibile con tutte le auto del Gruppo Stellantis. Il nuovo carburante ha un costo ben inferiore rispetto al diesel.
Il principio della neutralità tecnologica, che prevede un approccio flessibile alle diverse tecnologie a disposizione senza che una prevalga necessariamente sulle altre, può dunque rappresentare una chiave per immaginare la mobilità dei prossimi anni.

Tra dieci anni i restanti due terzi dei veicoli, in particolar modo in alcuni Paesi, saranno ancora a combustione interna, sia pur molti dei quali ibridi; ecco perché è fondamentale continuare a sviluppare tecnologie specifiche per motori termici efficienti, dal momento che grazie ai combustibili sintetici rinnovabili anche i mezzi a benzina e diesel possono raggiungere le zero emissioni.
Stellantis guarda al futuro
L’industria delle quattro ruote si sta evolvendo in una direzione più ecologica possibile. L’obiettivo delle Case costruttrici è creare motori efficienti che possano garantire consumi bassi sulle lunghe percorrenze. La FIAT da anni ha investito nel 1.6 MultiJet, 2.0 MultiJet, 2.2 MultiJet, 2.2 MultiJet 4.0, 3.0 V6 MultiJet e2.3 MultiJet. Propulsori compatibili con il gasolio HVO (Hydrotreated Vegetable Oil) e che si possono estendere ai veicoli del gruppo Stellantis già in circolazione.

Come funziona? Si tratta di un olio vegetale idrotrattato, un biocarburante con proprietà simili a quelle del gasolio tradizionale. I vantaggi? Risulta più pulito del gasolio, in quanto privo di zolfo e a basso contenuto di composti aromatici e inquinanti, ed è più economico del diesel. Valida alternativa alle auto elettriche i biocarburanti rappresentano la risposta e l’alternativa, nel pieno rispetto dell’ambiente, alle auto elettriche con un notevole risparmio.
Alla base il riciclo di materie prime sostenibili, compatibili con motori, auto Euro 5 e 6 del gruppo Stellantis già in circolazione. La transizione green non è stata mai così vicina e alla portata di tutti, e Stellantis è in prima linea con i suoi modelli a sostenere l’invito dell’Europa a rispettare gli obiettivi prefissati per il 2035. Non ci resta che attendere lo sviluppo dell’industria e se i biocarburanti risulteranno realmente impattanti.