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Auto

L’utilitaria Volkswagen dimenticata: cabriolet e con un motore da sportiva vera (VIDEO)

C’era un tempo in cui la Volkswagen poteva osare con modelli cabrio che facevano storcere il collo agli appassionati. Scopriamo il concept dimenticato.  

Le auto seguono di solito un principio della domanda sia nel disegno che nella produzione. Oggi, rispetto al passato, i volumi, lo spazio richiesto a bordo del veicolo è sempre maggiore favorendo un segmento come i SUV meglio se ibridi o elettrici, nel pieno rispetto delle normative. Ma la storia dell’automobile ci insegna che le cose non sono andate sempre così: c’era una volta il desiderio di guidare auto piccole e scattanti, delle schegge come la Polo GTI, un auto concepita per il puro divertimento prodotta in ben quattro generazioni.

L’utilitaria Volkswagen che nessuno ricorda (media press) Yokohama.it

Una versione decapottabile di una utilitaria Volkswagen è un progetto anomalo, pertanto ci pensiamo noi a farvi immaginare il concept disegnato, ma mai messo in produzione, da Karmann. Una delle caratteristiche più distintive del concept è la sua capote multifunzione. Sportiva con stile, la Polo GTI, si inserisce in un segmento di auto poi abbandonato come se ne vedevano all’epoca: la Peugeot 206 CC, la Nissan Micra C+C e la Opel Tigra, tutte dotate di tetto rigido retrattile.

Le caratteristiche della Polo cabriolet

Il tetto vera chicca di questo concept d’eccezione, include un tettuccio scorrevole in vetro e un lunotto posteriore in vetro, che conferisce all’auto una sensazione di semi-apertura anche quando la capote è completamente chiusa. Dicevamo sportiva ma con stile: la Polo GTI di quarta generazione, equipaggiata con il motore di serie da 1,8 litri che genera 148 CV (110 kW / 150 CV) è un mostro di potenza in rapporto al peso piuma, che sfodera classe ed eleganza al primo giorno di sole.

Premendo un pulsante, il tetto in tela rossa si ripiega elettronicamente. A seconda che il tetto sia ritratto o in posizione, il bagagliaio offre una capacità di carico di 304 litri (10,7 piedi cubi) o 148 litri (5,2 piedi cubi). E’ un concept, pertanto resta un sogno mai realizzato, un esercizio di stile che non mette tutti d’accordo. I puristi e gli amanti del segmento attendono una versione moderna nello stile classico.

Davide Russo

Laureato in Giurisprudenza, appassionato delle leggi dei motori. Davide ha iniziato a collaborare con diversi web magazine italiani, spaziando dal Motorsport all’Automotive, con un occhio alle innovazioni e l’altro alle curiosità storiche. Ha un pensiero che è diventato uno stile di vita: “I believe that everyone has a calling, motorsport is my true passion!”.

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