In quanto a innovazioni estreme gli americani sono i numeri 1 al mondo. Stenterete a credere al progetto tecnico XNJ140E.
Il motore del futuro, sarà nucleare e potente come una bomba? Gli americani ci hanno abituato a progetti fuori di testa. La sperimentazione parte da garage privati a volte e arriva alla NASA con idee stupefacenti. Si parla tanto di propulsori elettrici, ma se l’innovazione fosse nel nucleare cosa dobbiamo immaginare per il futuro?
Non solo bombe, il Dipartimento della Difesa americana e i loro confidenti presso la neonata Atomic Energy Commission volevano non solo costruire complessi di reattori nucleari per alimentare le infrastrutture di terra, ma anche rendere gli aerei più efficienti e veloci. Tra i vari progetti sensati, ricordiamo l’esperimento fatto dalla società Convair di San Diego, California. Diventato noto con il nome di programma NB-36, ovvero “l’aereo più pazzo del mondo.”
Sebbene abbia un aspetto tipico per un motore a reazione al di fuori delle sue dimensioni, all’interno del General Electric XNJ140E tutto risultava completamente stravolto. Sparita la camera di combustione come la concepiamo oggi, al suo posto c’era un nucleo di reattore nucleare da 33 per 62 pollici costituito da 25.000 barre di combustibile esagonali piene di un potente isotopo di uranio raffinato.
Il folle motore Made in USA
Un progetto non proprio sicuro per il personale di bordo, ma con dei vantaggi in termini di potenza: si stimava che il reattore generasse circa 121 megawatt (164mila CV circa) al decollo. Sicuramente il progetto era ambizioso, ma mettendo sul piatto della bilancia rischi e vantaggi.
Come vedrete nel video in alto del canale YouTube di Marco Romboli i rischi di certo erano superiori. Pertanto superati i primi entusiasmi l’idea fu messa da parte definitivamente, ma valeva la pena raccontare questa sperimentazione. Sono sopraggiunte altre idee che hanno cambiato l’industria. Oggi si parla tanto di pericoli legati all’elettrico, ma in passato sono stati fatti esperimenti folli che sarebbero potuti finire in tragedia. Per fortuna c’è stata una rapida evoluzione verso le soluzioni motoristiche termiche.
