Il motore termico è morto? Assolutamente no, ed un’ulteriore conferma in tal senso arriva da un nuovo propulsore di cui si parla da tempo, e che ora è finalmente realtà. Andiamo a rivelarne i particolari.
Il futuro dell’automotive non è ancora scritto, soprattutto sul fronte motoristico. Si fa un gran parlare di un domani che sarà al 100% elettrico, soprattutto sul mercato europeo, ma questo progetto non è, almeno per ora, supportato dai fatti oggettivi. Il motore termico è ancora il preferito dalla clientela, che fornisce maggiori certezze e che non obbliga ad un cambiamento di vedute sull’utilizzo delle nostre auto.
L’elettrico, pur portando indubbi vantaggi sul tema ambientale, ha ancora diversi aspetti da sistemare, come il prezzo eccessivo delle auto che ne fanno uso, oltre a tematiche come la batteria che garantisce autonomie ridotte ed i lunghi tempi di ricarica. Una nota azienda ha ora sviluppato un motore termico potenzialmente rivoluzionario, un vero e proprio gioiello che sembra essere in grado di salvare questa tecnologia, combattendo le dicerie odierne. Andiamo a scoprire i suoi segreti.
Se ne parla da tempo, ma ora è ufficiale: Astron Aerospace ha svelato il motore termico Omega 1, che però taglia i ponti con i motori tradizionali. Si tratta di un rotativo che non è dotato di pistoni, oltre che di vilebrequin, ovvero dell’albero motore. In sostanza, è una rivoluzione nel modo di pensare e progettare i motori termici. Troviamo delle camere separate, una per l’aria fredda e l’altra per i gas di scarico, che ovviamente sono di temperature più elevate.
Ma quali sono i vantaggi di questa tecnologia? Secondo quanto reso noto da Astron Aerospace, Omega 1 permetterà, tramite questo schema, di ridurre in maniera significativa sia le emissioni che di aumentare l’efficienza energetica del motore. Insomma, tutto ciò che i costruttori inseguono da tempo, e che ora è divenuto possibile mediante questo coraggioso progetto.
I vantaggi sono notevoli, visto che sono stati ridotti i componenti mobili, andando così ad abbassare il peso e diminuire la frizione dentro il motore. Verrà ridotta anche la perdita di potenza e si potrà contare su un numero più basso di rumori e vibrazioni, e l’efficienza termica globale sarà nettamente superiore rispetto ad un comune motore termico. Al momento è ancora in corso la fase di sviluppo di Omega 1, ma le premesse sono davvero ottime, e chissà che le auto del futuro non possano rifarsi ad uno schema del genere, non tra troppi anni.
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