La Cina ha iniziato da tempo il proprio assalto al mercato europeo dell’auto, ed i costruttori del paese del Dragone sono pronti per ampliare le loro operazioni nel Vecchio Continente.
I costruttori cinesi sono sempre più interessati al mercato europeo, visto come una bella occasione per ampliare il proprio giro di vendite. La Cina ha acquisito un notevole vantaggio tecnologico sul resto del pianeta. I prezzi di vendita più bassi rispetto alle case globali hanno consentito al paese del Dragone di attuare politiche aggressive, minacciando la concorrenza leale, almeno secondo i produttori europei.

Per questo motivo, la UE ha avviato la politica dei dazi doganali, tassando le auto prodotte in Cina. Per le case orientali, tuttavia, non ci sono problemi a demoralizzare la produzione, come ha già dimostrato la BYD, che presto assemblerà gran parte dei propri veicoli per il mercato europeo in Ungheria ed in Turchia. Ora, anche un altro marchio cinese è pronto per costruire uno stabilimento di produzione nel Vecchio Continente, così da eliminare il problema dei dazi e da velocizzare le consegne.
Auto, Changan pronta ad aprire una fabbrica in Europa
Per bypassare le spese extra dovute ai dazi europei, la casa cinese Changan sta pianificando la costruzione di una fabbrica in Europa, nell’ambito del suo piano di espansione dalle nostre parti. Il responsabile marketing europeo Nic Thomas ha così annunciato la decisione presa dai vertici: “Siamo convinti dell’importanza di stare in Europa, producendo in Europa per questo tipo di mercato. In tal senso, stiamo lavorando a delle soluzioni che possano permetterci di produrre le nostre auto direttamente qui“.

Secondo quelle che sono le indiscrezioni, Changan vuole entrare in ben 10 mercati europei entro la fine del 2025, puntando sui veicoli ad emissioni zero della Deepal. Il cavallo di battaglia è il SUV elettrico S07, che per ora è in vendita solamente in Norvegia, nel Regno Unito ed in Germania. Da settembre, arriverà anche in Olanda ed in Danimarca. Per il momento, non sono state rese note ulteriori notizie in merito alla realizzazione del nuovo produttivo, e neanche in quale luogo potrebbe sorgere in futuro.