Da ormai diversi anni a questa parte, mangiare in autostrada è diventata quasi roba per ricchi. I prezzi sono in costante aumento, ed ora andremo ad analizzare, nel dettaglio, quanto serve per potersi permettere un pasto.
Le autostrade sono delle vie di comunicazioni frequentate ogni giorno da migliaia di italiani e non, e permettono di raggiungere luoghi di lavoro e villeggiatura accorciando i tempi di viaggio. Tuttavia, tra pedaggi che sono aumentati in modo vertiginoso con l’incedere del tempo ed ulteriori spese accessorie, spostarsi tramite le arterie autostradali è diventato un vero e proprio salasso per tutti.

Sul sito web de “Il Fatto Quotidiano“, è apparso un interessante approfondimento, che merita di essere analizzato nei suoi dettagli. Si è parlato dell’impressionante costo che un pasto può avere in un autogrill, e che ci fa capire quanto sia più conveniente portarsi cibo e bevande da casa piuttosto che farsi “derubare” (credeteci, non è un termine eccessivo) nelle aree comuni di sosta. Andiamo a scoprire le folli cifre imposte dalle compagnie proprietarie degli autogrill, che non possono passare inosservate.
Autostrada, cifre folli per poter mangiare in autogrill
Per fortuna, è stato sventato il rischio che il pedaggio autostradale fosse nuovamente ritoccato in alto di 1 euro ogni 1.000 km di autostrada, ma i prezzi di cibi e bevande in autogrill sono comunque elevatissimi. Secondo l’indagine di Altroconsumo, resa nota in questi giorni, i prezzi sono divenuti insostenibili. Per una Coca-Cola ed un panino si può spendere più di 16 euro, mentre una colazione con cornetto e cappuccino 3,86 euro. Ovviamente, intendiamo tali cifre valide per una sola persona, e non certo per due. Sono stati presi in esame ben 16 punti ristoro gestiti da catene come Autogrill, Chef Express, Hermes, Sarni, My Chef e Ristop, in zone limitrofe alle città di Venezia, Roma, Napoli e Milano.

I prezzi sono stati poi confrontati con quelli delle attività situate fuori dalla rete autostradale, con confronti fatti tra 2024 e 2025. Impressionanti i rincari emersi nel 2025 rispetto al 2024, su prodotti quali acqua, panini, brioche, Coca-Cola e Gelati. Nello specifico, le brioche sono aumentate del 47% e la Coca-Cola del 484%. C’è stato qualche piccolo passo indietro su altri prodotti già molto cari, mentre il caffè è stato aumentato del 7%. Insomma, siamo di fronte a dei prezzi inaccettabili, che ci portano ad una conclusione molto semplice. Sarà meglio portarsi cibo e bevande da casa, e magari le grandi compagnie inizieranno a riflettere sui folli prezzi imposti in questi anni ai prodotti.