La Ferrari sta vivendo l’ennesima stagione deludente, fatta di promesse non mantenute e di risultati scadenti. Ora è tempo di reagire, ed in Belgio è in arrivo una grande novità per risollevare un campionato da incubo.
Anche il Gran Premio di Gran Bretagna si è concluso con un pugno di mosche in mano per la Ferrari, che, come sempre accade da 17 anni a questa parte, si esalta nelle proprie libere per poi sciogliersi come neve al sole quando conta davvero. Lewis Hamilton e Charles Leclerc non sono andati oltre la terza fila in qualifica, pur restando staccati di soli due decimi dalla Red Bull del poleman Max Verstappen, a causa di un “misterioso” problema apparsa nel momento in cui la SF-25 è stata spinta al limite sul giro secco.

Nelle ultime ore, si è iniziato a parlare di un problema all’idroguida, che ha compromesso la stabilità nelle curve veloci. Verrebbe da dire che ogni volta ce n’è una, senza dimenticare la pessima prestazione solo l’acqua di Silverstone nella giornata di domenica. Solo la classe di Hamilton ha permesso al Cavallino di strappare un quarto posto finale, mentre Leclerc annaspava in 14esima piazza, tra errori di guida e di strategia. Sulla Ferrari arriverà presto una novità tecnica con cui si spera di sbloccare il potenziale di una monoposto bisbetica e deludente.
Ferrari, la speranza è tutta nella nuova sospensione posteriore
La Ferrari, che lo scorso anno aveva perso il titolo costruttori di appena 14 punti, si ritrova, a metà stagione, staccata di 238 punti dalla devastante McLaren, in grado di dettare legge sin dalla prima gara in Australia. Per cercare di risollevare le sorti di una stagione da incubo e di tornare alla vittoria, al Gran Premio del Belgio sarà portata al debutto la nuova sospensione posteriore, che verrà testata in questi giorni al Mugello, durante il secondo ed ultimo Filming Day da 200 km. Verrà seguito un concetto introdotto ad Imola dalla Mercedes, con un braccio anteriore del triangolo anteriore che sarà inclinato in avanti.

L’obiettivo? Cercare di stabilizzare il movimento nelle fasi di frenata e nei transitori, così da poter viaggiare più rigidi e poter adottare le giuste altezze da terra, sin qui uno dei più grandi problemi di questo progetto. Sarà davvero sufficiente? La risposta in casa Ferrari è quella di una risposta affermativa, perché sistemare la meccanica potrebbe essere utile anche per la monoposto del prossimo anno, nonostante essa vada a nascere per un tipo di regolamento drasticamente diverso.