In un momento generalmente difficile per il mercato delle quattro ruote, ci sono alcuni marchi che sono più in difficoltà rispetto alla concorrenza. Ecco la causa delle difficoltà di questo marchio.
Il mercato dell’auto non trova pace, tra una crisi di vendite e continue imposizioni dall’alto che richiedono alle case di abbassare, in qualsiasi modo, i livelli di emissioni, costringendo i brand ad ingenti investimenti di centinaia di milioni di euro. Alcuni costruttori stanno attraversando dei momenti molto difficili, ritrovandosi costretti a procedere a licenziamenti di massa, così da diminuire la propria forza-lavoro ed intervenire per favorire l’alleggerimento dei bilanci.

Nella giornata odierna, prendendo spunto da quanto riportato sul sito web “insideover.com“, vi parleremo delle problematiche che affliggono i modelli di Tata Motors, colosso dei motori indiano, che fatica a far decollare i propri affari. Molto presto, il marchio svelerà il suo nuovo SUV elettrico Harrier.ev, e va ricordato Cher questo brand controlla anche Jaguar e Land Rover. Il nuovo modello avrà 158 cavalli dal motore elettrico posteriore e 238 da quello anteriore, con 259 km di autonomia ed una ricarica che avviene in soli 15 minuti, con un prezzo d’acquisto di appena 25.000 euro.
Tata Motors, ecco perché la crescita si è arrestata
L’India è uno di quei mercati emergenti, in cui i costruttori stanno crescendo con grandi ambizioni. Tuttavia, il gruppo guidato dalla famiglia Tata sta incontrando gravi problemi, causati soprattutto dal passaggio all’auto elettrica. Ad esempio, sta subendo la pressione da parte dei rivali di Mahindra e JSW MG Motor India, e gli ultimi dati, resi noti da “Fortune“, rendono bene l’idea di quanto il momento sia complesso. Tata, nell’anno finanziario 2023-2024, ha rappresentato oltre i due terzi delle vendite di auto elettriche in India, ma la sua quota di mercato è ora scesa al 33%. La JSW MG è invece cresciuta toccando quota 28%, mentre M&m è riuscita a quadruplicare la sua quota, salendo al 20%.

L’India è comunque in grave ritardo sul fronte delle auto elettriche, ed è la strategia di Tata Motors di voler puntare su di esse che potrebbe rivelarsi controproducente in tal senso. Tuttavia, il Governo vuole che tutti i veicoli presenti nel paese diventino elettrici entro il 2030, un qualcosa di impossibile, almeno apparentemente, visto che la quota di mercato è di solo il 2,5%. Le prime difficoltà di Tata si sono palesate quando la JSW MG ha proposto la BEV Windsor, che è diventata l’auto elettrica più venduta in India in pochi mesi. E la situazione, con l’arrivo di nuovi marchi cinesi, si sta complicando.