La Ducati sta testando a Misano la nuova Panigale V4 R 2026, il mostro che dovrà scendere in pista nel mondiale Superbike nel 2026. Michele Pirro l’ha portata al debutto sul tracciato romagnolo.
La Ducati è ormai da tempo il punto di riferimento nel motorsport sulle due ruote, come testimoniano i titoli mondiali portati a casa, nel corso di questi anni, in MotoGP ed in Superbike. In top class il dominio è pressoché totale dal 2022, con Pecco Bagnaia due volte iridato, e nel 2024 lo scettro è passato ad Jorge Martin, con Marc Marquez che è sulla buona strada per continuare la tradizione. In Superbike la Panigale V4 R ha regnato con Alvaro Bautista nel biennio 2022-2023, per poi vincere il titolo costruttori lo scorso anno, cedendo però alla BMW di Toprak Razgatlioglu tra i piloti.

Il 2025 sembra essere l’anno buono per tornare a regnare in tutto e per tutto, dato l’eccezionale inizio di stagione del nostro Nicolò Bulega, che è in testa al campionato e che sogna il primo titolo dopo aver vinto la Supersport due anni fa con la V2. Nel frattempo, la Ducati ha già portato al debutto la nuova Panigale V4 R 2026, il modello che competerà a partire dal prossimo anno nella categoria riservata alle derivate di serie. L’hype è già alle stelle.
Ducati, scopriamo la nuova Panigale V4 R 2026
Nei giorni scorsi, sul tracciato di Misano sono andati in scena i test della Superbike, e la scena è stata tutta per una grande novità che ha esordito in pista. Michele Pirro ha portato al debutto la Ducati Panigale V4 R 2026, dotata del porcellone bibraccio, visto sulla Panigale V4 S, ma non mancano altre novità aerodinamiche. Sembra essere sempre più stretta la parentela con la Desmosedici regina in MotoGP, con una nuovissima carena ad effetto suolo che appare molto evidente nelle immagini diffuse in queste ultime ore.
Pues la moto con la que está girando Michele Pirro en Misano Test es la nueva Ducati Panigale V4 R para la temporada 2026 de SBK https://t.co/kkoz6wrWK1 pic.twitter.com/3PCB28eLTP
— German Garcia Casanova (@germax33) May 28, 2025
L’obiettivo è quello di aumentare a vista d’occhio il carico aerodinamico e rendere il mezzo sempre più attaccato al terreno, migliorando le velocità di percorrenza in curva. Non cambiano troppo le alette anteriori, anch’esse utili per aumentare l’aerodinamica, che sono state leggermente affinate. Novità anche sul fronte sospensivo, con l’avvento del comparto Ohlins di tipo meccanico, che però non saranno semiattive come sulla S. Il motore è un evoluzione del Desmosedici Stradale da 998 cc di cilindrata, che ora arriva a 240,5 cavalli. Atteso anche un cambio con frizione automatica, che è attualmente in fase di studio.